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I sogni di ieri, i sogni di oggi. "Sognando oltre l'oceano", li unisce entrambi. L'amore sognato, quello che sfida le convenzioni e la stessa morte. Un racconto ricco di colpi di scena dove sono intrecciati odi ed amori, affetti e sentimenti, incomprensioni e paure, rinunce e sacrifici. L'atmosfera è quella dei romanzi di avventura: al centro l'America, come sfondo il paese natìo, sede degli affetti e dei ricordi e delle speranze.

Inseguire i propri sogni, con entusiasmo, può essere il mestiere della vita.

Potresti riconoscerti in molte delle mie vicende, ma l’esperienza mia e tua rimarrà per sempre unica.


Prologo


Era la metà degli anni Ottanta. Spensierato, gioioso, allegro, immaginavo una vita piena di piacevoli sorprese. Erano anni nei quali non pensavo molto al futuro ma...

Continua

 

TITOLO:

Sognando oltre l’oceano

Pag. 296

AUTORE:

Giuliano Bartolaccini

CASA EDITRICE

La Riflessione

novembre 2009

EURO: 16,00

Dove acquistare

... sei anni.


Nel novembre del 2004, dopo un riposino pomeridiano, ( in un hotel di Milano ) dovuto alla sveglia taccia, 04:30, mi sono alzato e senza sapere del come o del perché, ho scritto un numero sul taccuino posto sopra il comodino di fianco al letto.

Perché un numero? Ancora oggi me lo chiedo. Sta di fatto che in quel numero c’erano l’inizio e la fine di un racconto che iniziai subito a scrivere.

Per terminare la prima, grezza, bozza composta di circa duecento mila parole, impiegai circa otto mesi.

Una persona di fiducia, dopo aver letto il testo, mi consigliò di leggere due libri di un famoso giallista americano. Quello che avevo scritto era un testo scarno, contorto e privo di senso logico, a volte. Una miscela di dialoghi elementari, descrizione degli ambienti molto limitata, insomma un mix di non-niente.

Non era il caso di deprimersi...

Cominciai a lavorare. Lavorare. Lavorare. Lavorare. Lavorare. Altri cinque anni di lavoro silenzioso. Ricerca materiale, sbobinatura film, lettura, etc.

Il mio mestiere un po’ mi ha aiutato. La trama?

Quello che posso dire, che il novanta per cento dei luoghi descritti sul testo sono frutto di sopralluoghi reali. Parlo della città di Hong Kong, Miami, New York, Milano, Berlino etc. Sono anche stato accolto dal Capitano del Distretto di Polizia Centrale di Miami che mi ha dato la possibilità di entrare all’interno del distretto accompagnato da una giovane poliziotta delle pubbliche relazioni. I riferimenti delle altre città sono basati su documentazione scritta e filmata sul posto.


 …Un ragazzo, un bel ragazzo, diciamo un playboy milanese, parte per la Cina assieme a un gruppo di persone per un lavoro di circa un anno. Laureato in chimica, lavora in una fabbrica di cachemire dell’hinterland milanese. Dopo poco il suo arrivo viene accusato della morte del capo dei servizi segreti trovato trucidato dentro la sua camera d’albergo. Inizia la fuga e la ricerca della verità. Contemporaneamente partono due filoni di investigazioni: uno da parte di due superpoliziotti cinesi e l’altro dal classico detective dell’Fbi affiancato da uno stupefacente agente alle prime armi nel campo investigativo. Lentamente escono fuori tutti gli attori che hanno creato la macchina di morte. Intrecci e colpi di scena variano da pagina a pagina. Si va dalla scoperta di potenziali attentati dinamitardi a improvvisi love story tra persone sconosciute. Il finale è un bel po’ rocambolesco.

                                                                                      Giuliano Bartolaccini